
Ha preso avvio, proprio in questi giorni, il progetto Amphitrite.
Il progetto vedrà La Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo impegnata nei prossimi tre anni in attività di tutela, ricerca, catalogazione e valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo all’interno di cinque Aree Marine Protette italiane.
Amphitrite – ideato e diretto dalla Soprintendente Barbara Davidde – è un progetto finanziato dal MiC nell’ambito della Programmazione finanziata ai sensi dell’articolo 1, commi 9 e 10, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015).
Le Aree Marine prescelte sono quelle di Portofino in Liguria, di Baia in Campania, di Capo Rizzuto in Calabria, di Capo Testa – Punta Falcone in Sardegna e delle Isole Tremiti in Puglia.
Per le prime attività, in corso nell’area flegrea di Baia, è stato siglato uno specifico protocollo operativo con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei diretto dal dott. Fabio Pagano.
Al progetto partecipano anche il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, il Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli, la Guardia Costiera di Pozzuoli e l’Ufficio Locale Marittimo di Baia.
Gli archeologi subacquei della Soprintendenza Nazionale (Giovanna Bucci, Alessandra Dell’Anna, Maria Francesca Pipere e Salvatore Medaglia che li coordina) stanno indagando l’atrium della “Villa con ingresso a protiro” e alcuni ambienti delle cd. “Terme dei pesci”. Alle attività collaborano l’arch. Filomena Lucci, Gabriele Gomez de Ayala (Naumacos Underwater Archaeology and Technology),
Seguiteci e nei prossimi giorni vi daremo ulteriori aggiornamenti.

Foto: Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo